Dalla collaborazione tra il comune di Dorgali e OPENSPACE.dorgali con Claudia Piras nel ruolo di direttrice artistica, nasce il nuovo monumento commemorativo dedicato a Salvatore Fancello, per la cui realizzazione sono stati coinvolti: Sassi di Tiscali, Bam design, Lorenzo Loi e Marmi Worldstone.
RELAZIONE TECNICO – ILLUSTRATIVA
PREMESSA
Nel 1941 ci lascia Salvatore Fancello,
uno dei massimi artisti della Sardegna contemporanea: ceramista, decoratore,
disegnatore, nato a Dorgali l’8 maggio del 1916.
Fancello muore sul fronte albanese, a
Bregu Rapit, il 12 marzo 1941 ed è sepolto inizialmente in un cimitero di
guerra. Nel 1954 la sorella richiede il rimpatrio delle spoglie e nel 1962
l’urna è tumulata nel cimitero di
Dorgali.
Nel 2018 l'Amministrazione Comunale di Dorgali ha ritenuto importante onorarne
la memoria e contribuire a tenere vivo il ricordo di Salvatore Fancello, il cui talento è maturato lontano
dall’Isola, (ma un’Isola sempre centrale nella sua poetica) circondato,
sostenuto e molto amato da personalità di rilievo nel mondo dell’arte
internazionale e oggi punto di riferimento e fonte di ispirazione per le nuove
generazioni.
L'artista verrà commemorato con
un monumento funerario da realizzare nella zona
riservata alle spoglie di personaggi che hanno dato lustro alla comunità
dorgalese, nell’area verde sita ad est del camminamento retrostante la cappella
del cimitero comunale in Via Umberto a Dorgali.
La realizzazione del monumento coinvolgerà diversi artisti,
artigiani e professionisti locali che omaggeranno l’artista interpretandone la
poetica ognuno con la propria arte.
CARATTERISTICHE SPECIFICHE
DELL’INSTALLAZIONE ARTISTICA
La proposta progettuale prevede
l’ideazione e realizzazione di un’opera d’arte permanente.
I materiali pensati per la
realizzazione, sono stati scelti per esigenze estetiche ed artistiche e in
considerazione della collocazione all’aperto del Monumento,con il fine di
garantire elevate prestazioni di durata e resistenza agli agenti
atmosferici.
Il Monumento funerario, apparirà come
costituito da una serie di piani liberi, articolati nelle tre dimensioni dello
spazio, che andranno a compenetrarsi reciprocamente senza perdere la propria riconoscibilità formale e materica.
Nelle varie superfici scaturite
dall'incrocio dei piani liberi andranno a svilupparsi diversi richiami alle
opere a alla storia dell'artista.
Sul piano basamentale in marmo vi sarà
un'incisione di un dettaglio tratto dal “Disegno Ininterrotto”, opera
realizzata dallo stesso Salvatore Fancello tra il 1937 e il 1938 donata all’amico e collega Costantino Nivola e a sua moglie Ruth Gughenaim. Il
dettaglio scelto contiene alcuni degli elementi più rappresentativi della sua
opera e in qualche modo della sua vita: la figura femminile, gli animali
esotici, la città (che ci ricorda la sua esperienza Milanese) e un villaggio
costruito sulla montagna (che ci riconduce in Sardegna), gli astri e gli
angeli.
Sul piano sommatile in marmo
ritroveremo una scultura ceramica ( in omaggio al ricordo del Fancello
ceramista) raffigurante un leone disteso, simbolo di forza e
protettore di luoghi sacri nella tradizione funeraria e spesso presente
nell’opera dell’artista.
La statua ipotizzata è ispirata ai
leoni presenti nei suoi disegni e nella forma e nei colori all’opera “Felini”,
terracotta modellata e smaltata dall’Artista nel 1938.
La statua commemorativa, pur nel
rispetto della libertà espressiva dell' esecutore, dovrà avere una
lunghezza di circa 170 cm e una larghezza e altezza di circa 60 cm. al fine di mantenere le adeguate proporzioni con il restante complesso funerario.
Nella superficie definita dal setto
isolato in acciaio cor-ten, situato sul lato est dell'opera funeraria, verranno
incisi il nome dell'Artista con la sua data di nascita e morte nonché ulteriori
elementi della sua produzione artistica.
I dettagli scelti per questa lastra
raffigureranno gli animali (bovini, lucertole) e i paesaggi (con grandi rocce,
piccole case, piante, una pera e una foglia di vite) ripresi anch'essi dal “Disegno Ininterrotto” e sicuramente ispirati dal pensiero che
l’artista rivolgeva all’amata Sardegna.
Per non dimenticare la tragica esperienza sul fronte durante la
seconda guerra mondiale, si prevede il
recupero della lapide del 1962 voluta dalla famiglia in occasione del rimpatrio
delle spoglie. Questa lapide col suo epitaffio commemorativo risulta
attualmente fissata alla preesistente tomba e all'interno dei lavori in
progetto se ne prevede il distacco e l'incollaggio su un nuovo supporto
marmoreo appositamente fissato a terra in prossimità dell'angolo nord ovest del
monumento funerario.
Nella medesima superficie verrà
inserita la foto dell’artista scattata dall’amico e collega
Giovanni Pintori.
La scelta dei materiali è motivata dalle qualità tecniche ed
estetiche degli stessi: il marmo resiste all’usura e alle diverse condizioni
atmosferiche, rende il monumento ben integrato con il contesto in cui è
collocato e conferisce eleganza al monumento. Il tono austero è bilanciato
dall’uso della ceramica e dell'acciaio cor-ten dall’elevata resistenza
meccanica e alla corrosione, che con le sue particolari tonalità cromatiche da
all’opera un tocco moderno. L’uso di forme essenziali conferisce eleganza al
monumento e fa risaltare la vibrante materia della statua ceramica, tipica
delle opere scultoree dell’artista.
L’acciaio non è mai a diretto contatto con le aree a vista della
pietra, ma dove necessario sono scavati dei solchi per il deflusso dell’acqua
piovana con eventuali residui di ruggine.
CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE
Il monumento si compone di un
basamento in calcestruzzo che si eleva per 15 cm dal piano delle fondazioni (
anch'esse in calcestruzzo ) sul questo verranno posizionati una serie di blocchi
in marmo di Orosei dello spessore di 25 cm disposti a creare un piano ( all'
apparenza monolitico ) su cui verranno collocate le lastre superiori dello
spessore di 5 cm dove verranno incisi vari richiami all'opera pittorica
dell'artista.
A partire dal piano delle fondazioni
si innalzeranno due setti murari aventi una struttura interna in calcestruzzo
armato su questi andranno disposti in maniera variamente articolata gli elementi monoliti in marmo.
La presenza delle parti in
calcestruzzo verrà dissimulata attraverso il rivestimento delle superfici
tramite lamiere in acciaio cor-ten passivato e cerato dello spessore di 2 mm.
Le suddette lamiere, dovranno essere assemblate attraverso l'uso
di appositi collanti e dovranno essere dotate di adeguati distanziatori fissati
sul lato interno tramite cordoni di saldatura in modo da ottenere dei setti
murari finiti dello spessore apparente di 20 cm.
Al fine di impedire l'insorgere di
nuovi punti ossidativi le saldature e i tagli dovranno avvenire esclusivamente
al' interno delle officine di lavorazione e dovranno essere trasportate in
cantiere solo al termine del processo ossidativo, da effettuare anche attraverso
l'utilizzo di appositi prodotti catalizzanti atti a velocizzarne il processo
della creazione della patina protettiva.
Nella zona antistante il monumento è
previsto un piccolo camminamento con pavimentazione in marmo bocciardato,
delimitato dalla cordonata perimetrale dell’aiuola.
La scelta dei materiali è motivata
dalle qualità tecniche ed estetiche degli stessi: il marmo resiste all’usura e
alle diverse condizioni atmosferiche, rende il monumento ben integrato con il
contesto in cui è collocato e conferisce eleganza al monumento. Il tono austero
è bilanciato dall’uso della ceramica e dell’acciaio cor-ten di elevata resistenza meccanica e alla corrosione, che con le sue particolari tonalità
cromatiche da all’opera un tocco moderno. L’uso di forme essenziali conferisce
eleganza al monumento e risalta la vibrante materia della statua ceramica,
tipica delle opere scultoree dell’artista.
L’acciaio non è mai a diretto contatto
con le aree a vista della pietra, ma dove necessario sono scavati dei solchi per il deflusso
dell’acqua piovana con eventuali residui di ruggine.
Negli interstizi fra gli elementi che
costituiscono il monumento e lungo il suo perimetro è prevista una copertura
con ciottoli in marmo bianco, stondato e lavato, contenuto da un cordolo in
marmo oltre il quale l’aiuola sarà coperta da un manto erboso.
Dettaglio Progetto Esecutivo
Tomba di Fancello del 1962
primo sopralluogo in cimitero
secondo sopralluogo in cimitero
Progetto scultura ceramica
Dettaglio in negativo da Asini e leoni graffito su carta 35x25 cm 1937
Dettaglio da Bestiario con leoni
RIFERIMENTO lavorazione ceramica di Salvatore Fancello
Simulazione digitale incisione su corten
Vettoriale per taglio su acciaio corten definitivo
Simulazione digitale incisione su marmo
Dettaglio Progetto Esecutivo elementi in marmo
Sopralluogo e cantiere con Sassi di Tiscali
Fase 1) Allestimento del cantiere
Fase 2) Rimozione Palo illuminazione e fontanella
Fase 3) Ulteriori scavi fino a piano di posa sottofondazione
Fase 4) Getto calcestruzzo sottofondazione
Fase 5) Getto calcestruzzo platea di fondazione
Fase6) Fermo cantiere per maturazione getti calcestruzzo
Fase 7) Posa in opera lastre n°2-3-4, Posa in opera blocco n°6
Fase 8) Sassi di Tiscali caricamento e verifica file per Incisione lastre di marmo
Fase 8) Sassi di Tiscali prova per Incisione lastre di marmo
Fase 8) Sassi di Tiscali prova per Incisione lastre di marmo
Fase 8) Sassi di Tiscali prova per Incisione lastre di marmo
Fase 8) Sassi di Tiscali prova per Incisione lastre di marmo
Fase 8) Sassi di Tiscali prova per Incisione lastre di marmo
Fase 8) Sassi di Tiscali Incisione e taglio lastre di marmo
Fase 8) Sassi di Tiscali Incisione lastre di marmo
Fase 9) Sassi di Tiscali Posa in opera Lastre incise
Fase 9) Sassi di Tiscali Posa in opera Lastre incise
Fase 9) Sassi di Tiscali Posa in opera Lastre incise
Fase 9) Sassi di Tiscali Posa in opera Lastre incise
Fase 10) Sassi di Tiscali Lavorazione e posa in opera pavimentazione
Fase 10) Sassi di Tiscali Lavorazione e posa in opera pavimentazione
Fase 10) Sassi di Tiscali Lavorazione e posa in opera pavimentazione
Fase 10) Sassi di Tiscali Lavorazione e posa in opera pavimentazione
Fase 10) Sassi di Tiscali Lavorazione e posa in opera pavimentazione
Dettaglio Progetto Esecutivo
Fase 11) BAM.design modellazione, incisione (a cura di Worldstone) e ossidazione strutture in acciaio corten
Fase 11) BAM.design messa in opera strutture in acciaio corten
Fase 11) BAM.design messa in opera strutture in acciaio corten
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