Tramonti dipinti col vino
martedì 31 gennaio 2017
venerdì 27 gennaio 2017
Salvatore Fancello illustrato
Bozze per raccontare Fancello ai più piccoli
(da Bibliograffi: laboratori per bambini, per ricordare il centenario dalla nascita di Fancello,
presso la biblioteca comunale di Dorgali 2016)
Ricordo ancora molto bene quella traversata, che era per noi il primo distacco dall'isola, una lunga e bruttissima note fino a Civitavecchia, senza cuccette. Io avevo 18 anni, lui 14, un ragazzino, non era mai uscito da Dorgali, e quella notte dormiva con la testa sulle mie ginocchia, proprio come un bambino.
(Pintori, 28 ottobre 1930)
La borsa di studio lo destinava all'Istituto Superiore di Industrie Artistiche, che aveva sede nella Villa Reale di Monza. Partì con la tristezza nel cuore, lasciando la madre gravemente malata. Lenì il suo dolore l'altro vincitore della borsa: Giovanni Pintori, a cui la madre lo aveva affidato quattro giorni prima della partenza.
Salvatore Fancello all' ISIA Monza anni '30
La porticina d'ingresso del vecchio laboratorio di Ceramica c'è ancora, in fondo al cortile a sinistra, dopo tre gradini. Ma all'interno è completamente cambiato. I forni non ci sono più.
(Franco R. Gambarelli) — presso Villa Reale di Monza.
ISIA monza anni trenta
Guardando il muro di cinta dell'ISIA, si vede anche l'edificio che conteneva il laboratorio di Scultura, che era adibito pure a studio, prima di Arturo Martinii, poi di Marino Marini.
Adesso passando di lì provo un senso di grande sconforto, perchè i muri perimetrali sono sempre quelli, ma dentro, il locale che era molto alto, è stato diviso in due piani, sezionandoli in tante stanze.
(Franco R. Gambarelli)
Salvatore Fancello - bassorilievo in ceramica policroma per la sala Mensa della BocconiAdesso passando di lì provo un senso di grande sconforto, perchè i muri perimetrali sono sempre quelli, ma dentro, il locale che era molto alto, è stato diviso in due piani, sezionandoli in tante stanze.
(Franco R. Gambarelli)
Modellato nel 1939 ad Abisola, mosaico di 27 piastrelle, per una superfice totale di 12 metri quadri.
Lotta libera tra gli alberi, lancio del giavellotto, corsa ad ostacoli... e studente alla sua scrivania, circondano la donna smaltata di bianco.
1931 inaugura a Milano in via Clerici, l'Ufficio Sviluppo e Pubblicità della Olivetti da cui prende forma la Neue Reklame, e centro d'avanguardia per la sperimentazione artistica, in cui confluiscono le esperienze culturali di tipografi, letterati, grafici, pittori, scultori, oltre agli allievi della scuola monzese.
Ogni 15 giorni la vetrina si trasforma: gli allestimenti nel negozio Olivetti a Milano, sono un appuntamento imperdibile per il pubblico, che li vive come una vicenda cittadina; e la campagna pubblicitaria per i prodotti Olivetti, coinvolge grafici, pittori, scultori e scrittori.
Salvatore Fancello - Cinghiali e rettili, 1938 - tempera su tela, cm 62,5 x 158,5
Salvatore Fancello - Capre 1937 inchiostro e acquerello su carta
Già dai tempi della scuola dimostra un vivo interesse per il disegno. Riempiva interi quaderni con figure di animali
fonti
Nivola Fancello Pintori, Percorsi del moderno a cura di Roberto Cassanelli, Ugo Collu, Ornella Selvafolta; editori Jaca Book - Wide
Salvatore Fancello - Alberto Crespi; editori Illisso 2005
Salvatore Fancello editori Illisso 1988
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